L’Arte dell'Attore
e La Maschera

Workshop base diretto da Fabio Mangolini
Ferarra (FE) dal 24 giugno al 7 luglio 2019

L’Arte dell’Attore e la Maschera

La maschera non nasconde. Svela.

La maschera teatrale, comporta una relazione dinamica con l’attore. Da sola, la maschera è un oggetto, un magnifico oggetto d’arte. Rivela l’epifania di un’identità, ne rivela le sembianze. Ha bisogno dell’attore per prendere vita, per respirare. E l’attore si deve mettere al servizio della maschera, deve coglierne la dimensione vitale, il suo ritmo, il suo peso, la sua respirazione. 

Per indossare una maschera, l’attore deve apprendere a mutare, a metamorfizzarsi, a modificare il suo corpo e la sua voce. L’attore deve apprendere a leggere le linee, i volumi, i piani della maschera per trasformarsi. È la maschera che richiede l’appropriatezza della trasformazione. La maschera invita l’attore a ricercare un’essenzialità fisica e corporea, ad incontrarsi con lei. 

La maschera è come un testo che ci dà le coordinate sensibili di un essere umano. Bisogna imparare a leggerle.

Per un attore saper indossare la maschera significa avvicinarsi al proprio lavoro attraverso un approccio fisico e non psicologico, giungere alla costruzione del personaggio attraverso una matrice legata alla respirazione, al peso, alla densità del movimento. Si tratta, in sostanza, di un approccio organico al personaggio.

Per fare questo c’è bisogno di rendere il proprio corpo e la propria voce duttile, malleabile, capace di compiere la metamorfosi. 

E la maschera invita l’attore a cercare una verità profonda, essenziale.

Il percorso inizia con l’apprendimento di grammatiche e con la scoperta di una intelligenza corporea. Si svilupperà una nuova espressività, organica.

Si seguirà poi con la Maschera Neutra, una tappa fondamentale nell'esperienza del teatro di Movimento. Si tratta di una maschera priva di espressione drammatica e che permette all'attore di esplorare uno stato di pura presenza, nel qui ed ora dello spazio.

Con questa maschera l'attore incontra lo stato di calma che precede l'azione. Senza passato ne futuro, senza memoria ne progetti, la Maschera Neutra vive nel presente, dove il gesto viene spogliato dal dramma e diventa puro movimento. L'attore si spoglia dei sui gesti "privati" per trovare il gesto "comune". Con la scoperta di questo spazio l'attore diventa come una pagina bianca, su cui scrivere le storie future. 

Grazie alla scoperta dello stato neutro l'attore è pronto a esplorare le forme umane in movimento e incontra così le Maschere Larvali. Sono grandi maschere, dalle forme molto essenziali, che suggeriscono le linee di una espressione (largo, stretto, allungato, acuto...). senza però arrivare a definire i tratti del volto umano. Le maschere larvali sono aperte e disponibili allo spazio e richiedono grandi gesti per essere animate. Nel mondo delle larvali tutto è sempre sul punto di iniziare.

Seguiremo con le “maschere di carattere” quindi cole le maschere emotive per avvicinarci all’espressività di un’emozione attraverso il linguaggio del corpo; e ancora le maschere grottesche della “commedia umana” come approccio all’umano attraverso l’estremizzazione dei propri difetti.

Durante lo stage, gli allievi scopriranno il piacere del gioco all’interno delle regole precise dettate da un oggetto. E così la maschera prende vita.

Perché uno stage
sull’Arte dell’Attore e la Maschera

Il corso si dirige ad attrici e ad attori, a studenti di teatro, coreografi, registi e a tutti coloro che intendono avere un approccio con il mondo della maschera e con il teatro fisico.

DOCENTI

Il corso è diretto da Fabio Mangolini,
regista, pedagogo, attore.

Commedia dell’Arte, Acrobatica e Scherma.

Fabio Mangolini, già allievo di Marcel Marceau, con una vasta esperienza in Europa, America e Giappone come attore, regista e insegnante, ha praticato e pratica tuttora la Commedia dell’Arte. Specializzato nei ruoli di servitore (Arlecchino, Pulcinella, Zanni, Sganarello…), ha insegnato Commedia dell’Arte all’Ecole Internationale de Mimodrame Marcel Marceau di Parigi e in diverse Accademie teatrali in tutto il mondo (Richmond University, al Conservatore de Art Dramatique di Bruxelles e all’Academie de l’Union di Limoges… ultimamente anche al GITIS e al MKAT di Mosca) oltre che in stages internazionali (Italia, Spagna, Francia, Giappone, Stati Uniti, Russia…). È stato Professore alla Real Escuela de Arte Drammatico de Madrid. Attualmente è Coordinatore della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Presidente e Referente Artistico della Scuola dell’Opera Italiana di Bologna. Dal 2005 collabora con il Centro Maschere e Strutture Gestuali di Abano (Padova).

DANI LLULL

Canto e Madrigali

Daniel Llull è un attore, musicista e dottore in biologia. Specialista in improvvisazione teatrale, commedia gestuale e Commedia dell’Arte, così come in canto a cappella e musica del teatro rinascimentale. Da più di cinque anni, svolge la sua attività in diverse importanti compagnie di Madrid, tra cui spiccano la compagnia d’improvvisazione Impromadrid Teatro (con spettacoli come “El Nuevo Catch de Impro”, “La Familia García de la Impro” o “Soup Buey”); la compagnia di umorismo gestuale Yllana (con “Brokers” o “the Hole”). È da anni assistente di Fabio Mangolini, con cui ha organizzato diversi corsi e realizzato spettacoli, come “el Basilisco Enamorado” (Festival de Teatro Clásico de Almagro 2008) e “la Rueda del Juicio”. Come musicista ha fatto parte di diversi gruppi corali come cantante e direttore; attualmente è membro del quartetto a cappella Primital Bros che esplora un ampio repertorio di musica moderna mescolando la musica vocale al teatro in spettacoli propri, come “Tutto per Gina”. Parallelamente alla sua attività sul palco pratica un’attività pedagogica, essendo professore di Teatro, Improvvisazione teatrale e Storia del teatro e organizzando corsi specifici di maschera e di Commedia dell’Arte.

MASCHERE

Le maschere sono state create da Donato Sartori e da Ninian Kinner Wilson.

Donato Sartori

Mondialmente conosciuto per le sue maschere che perpetuano la tradizione della Commedia dell’Arte recuperata da suo padre Amleto. Dirige il “Centro Maschere e Strutture Gestuali” ad Abano, considerato da anni come un punto di riferimento fondamentale per tutte le attività relative al mondo della maschera e delle sue tradizioni.

Ninian Kinner Wilson

Dopo essersi diplomato nel 1976 alla Scuola di Belle Arti di Liverpool, studia e lavora con Carlo Boso e con il fabbricante di maschere veneziano Stefano Perrocco. Dal 1981 al 1986 lavora come attore con la compagnia inglese “The Unfortunati”. Dal 1986 crea maschere per compagnie inglesi, francesi, italiane, spagnole, danesi e belghe; I suoi lavori sono stati esposti in Francia e Gran Bretagna.

INFORMAZIONI

Durata: Dal 24 giugno al 7 Luglio 2019.